Author: Zandon Rachele, Morelli Chiara, Osti Emanuele, Pelló Agata, Pescara Petra, Pizzuti Alice, Rizzi Carlotta
Committee: Banking, insurance and financial authorities Committee
Date: 10/10/2025

Indice: 1.1 introduzione; 1.2 Collaborazione su sanzioni internazionali; 1.3 Supervisione ed enforcement; 1.4 Problemi e difficoltà della cooperazione; 1.5 AMLA e Procura europea;

1.1 Introduzione

La AMLA (Anti-Money Laundering Authority) è una nuova agenzia dell’Unione Europea, con sede a Francoforte dal 2025, istituita per rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Il riciclaggio è il processo con cui il denaro ottenuto da attività illegali (come droga, evasione fiscale o corruzione) viene “ripulito” per sembrare legittimo.  Tale attività, sovente di carattere transnazionale, necessita per essere contrasta di una collaborazione tra Stati, anche al di fuori dell’Unione Europea.

Per questo, l’AMLA e altre autorità europee firmano e hanno firmato memorandum d’intesa e accordi di cooperazione bilaterali e multilaterali con paesi terzi extra-UE, per scambiarsi informazioni, svolgere indagini comuni e congelare beni illeciti. Qui di seguito alcuni esempi concreti di cooperazioni, fondamentali per affrontare efficacemente il riciclaggio di denaro a livello globale, garantendo una risposta tempestiva alle minacce finanziarie transnazionali:

–        Eurojust, l’Agenzia dell’UE per la cooperazione giudiziaria, ha firmato accordi operativi con 14 paesi extraEU come Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Ucraina. Questi accordi permettono la presenza di Procuratori di Collegamento presso la sede di Eurojust all’Aia, facilitando la cooperazione diretta nelle indagini;

–        Con il Regno Unito: nonostante la Brexit, continuano i rapporti tra FIU britannica e FIU europee tramite il Egmont Group[1], che supporta la cooperazione operativa e l’analisi delle informazioni finanziarie per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo;

–        Con gli Stati Uniti: l’UE e le sue agenzie collaborano con la FinCEN (Financial Crimes Enforcement Network) per lo scambio di dati su transazioni sospette;

–        FIU.net, la rete delle FIU europee, promuove la cooperazione tra le FIU degli Stati membri e quelle di paesi al di fuori dell’EU. Questa rete facilita lo scambio sicuro di informazioni relative a transazioni sospette e attività finanziarie illecite.

Fine principale perseguito dall’ AMLA è di prevenzione e contrasto di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo. Tale ente realizza i suoi obiettivi attraverso diversi strumenti: a) sollecitazione dei singoli Stati membri dell’Unione ad un’applicazione coerente ed efficace di tutte le norme antiriciclaggio e antiterrorismo; b) fornitura di dati utili allo svolgimento di indagini ad autorità nazionali; c) sviluppo di standard tecnici e linee guida per uniformare le pratiche di supervisione a livello europeo.

L’AMLA, in quanto ente sovrannazionale, coordina e supporta la collaborazione tra unità di intelligence finanziaria dei vari paesi dell’UE coinvolti in una determinata operazione.

Il principale strumento per svolgere tali attività è FIU.net, un network che permette lo scambio di informazioni. Strumento chiave, tra i più utilizzati dalle FIU[2]  nazionali, è la “cross-border reporting (XBR)”, che aiuta a distribuire le segnalazioni di operazioni sospette (STR) a FIU omologhe in altri Stati membri.

Il Financial Action Task Force (FATF), o GAFI, effettua periodicamente le Mutual Evaluations, valutazioni internazionali che analizzano l’efficacia dei sistemi nazionali di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Il processo, che può durare fino a 18 mesi, coinvolge esperti internazionali incaricati di esaminare leggi, politiche e pratiche dei paesi e di formulare raccomandazioni per migliorarne la conformità agli standard del FATF.

Il FATF pubblica, inoltre, due liste di monitoraggio:

•       La Lista Grigia (Jurisdictions under Increased Monitoring), che include paesi con carenze strategiche nei loro sistemi AML/CFT ma impegnati a risolverle. Al 21 febbraio 2025, ne fanno parte, tra gli altri, Algeria, Angola, Bulgaria, Croazia, Kenya, Nigeria, Sudafrica, Siria, Venezuela e Vietnam. Le Filippine sono state invece rimosse dopo aver completato il piano di riforme richiesto.

•       La Lista Nera (High-Risk Jurisdictions subject to a Call for Action), che comprende paesi con gravi carenze e soggetti a misure restrittive internazionali. Al febbraio 2025, vi figurano Iran e Corea del Nord, sebbene l’Iran abbia recentemente compiuto progressi aderendo alla Convenzione di Palermo.

1.2 Collaborazione su sanzioni internazionali

Una delle sfide principali per la lotta al riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite è l’effettiva applicazione delle sanzioni internazionali, misure adottate dall’Unione Europea[3] in risposta a gravi violazioni dei diritti umani e a situazioni di conflitto tra Stati. Per esempio, in seguito all’invasione dell’Ucraina nel 2022, sono state adottate rigide misure contro la Federazione Russa, che comprendono congelamento di beni, restrizioni a movimenti finanziari ed esclusione di alcune banche russe dal sistema SWIFT (Society of Worldwide Interbank Financial Telecommunication), una rete utilizzata da banche e altre istituzioni finanziarie per scambiarsi informazioni in sicurezza e per pagamenti internazionali. Simili provvedimenti sono stati presi anche nei confronti di Corea del Nord, Venezuela, Siria e anche Iran, per motivi legati alla sicurezza e al nucleare, contro aziende e individui sospettati di attività pericolose.

Per rendere efficaci le sanzioni internazionali è fondamentale che tutti gli Stati membri le applichino correttamente e che si impedisca ai soggetti sanzionati di aggirarle. In questo quadro, la creazione dell’Autorità europea antiriciclaggio rappresenta un passo decisivo: essa coordinerà la vigilanza finanziaria tra i Paesi UE e collaborerà con autorità extraeuropee per contrastare trasferimenti illeciti, conti offshore e intestazioni fittizie di beni.

Le banche e gli intermediari finanziari hanno un ruolo chiave nel controllo: devono verificare l’identità dei clienti, monitorare costantemente le transazioni, confrontare i nominativi con le liste di sanzioni e segnalare immediatamente eventuali anomalie o fondi sospetti alle autorità. La vigilanza finanziaria garantisce che le istituzioni rispettino gli obblighi previsti e può imporre sanzioni, limitazioni operative o revoche di licenza in caso di violazioni. L’AMLA non sostituirà le Financial Intelligence Units (FIU) nazionali, ma le coordinerà per potenziare la cooperazione, favorire indagini congiunte transfrontaliere, sviluppare metodi investigativi comuni e mediare in caso di conflitti o ritardi.

Infine, l’Autorità effettuerà valutazioni periodiche e audit per assicurare uniformità nella vigilanza europea e, in casi eccezionali, potrà intervenire direttamente nelle attività di supervisione, rafforzando l’intero sistema contro il riciclaggio e l’evasione delle sanzioni.

1.3 Supervisione ed enforcement:

A partire dal 2028, AMLA assumerà la supervisione diretta su circa 40 gruppi finanziari e fornitori di servizi di cripto-attività operanti in almeno sei Stati membri, selezionati in base al rischio di riciclaggio. Nei loro confronti, potrà condurre ispezioni onsite e offsite, emettere sanzioni, costituire Joint Supervisory Teams con le autorità nazionali. Inoltre, AMLA giocherà un ruolo cruciale nella cooperazione transnazionale in quanto scambia informazioni con autorità internazionali e straniere, nel rispetto delle normative sulla protezione dei dati. Partecipa a task force internazionali, promuovendo operazioni investigative multilaterali. Collabora con Europol, Interpol e GAFI, contribuendo allo sviluppo di standard globali e condividendo best practices.

1.4 Problemi e difficoltà della cooperazione

L’AMLA specialmente nella collaborazione con paesi extra UE, potrebbe riscontrare diverse difficoltà riguardanti ad esempio: le Leggi diverse, questo fattore rappresenta una difficoltà nelle cooperazioni internazionali, in quanto ci potrebbe essere un distacco tra gli enti che collaborano. Inoltre, le leggi antiriciclaggio sono in continuo sviluppo; quindi, tutti i paesi che collaborano con l’AMLA devono essere aggiornati sulle nuove normative da adoperare.

Sussistono tecniche di riciclaggio sempre più sofisticate, allo stesso tempo i criminali sviluppano le loro tecniche per passare inosservati. Affinché chi compie questo crimine possa essere identificato, sono richiesti investimenti in tecnologie avanzate e persone preparate che siano in grado di rilevare e prevenire tali attività.

I paesi ad alto rischio potrebbero rappresentare un’ulteriore sfida nella cooperazione, in quanto le leggi antiriciclaggio non vengono applicate in modo corretto, la corruttibilità del governo è alta e nei settori più colpiti mancano persone preparate. L’AMLA deve quindi investire su questi paesi, per diminuire l’instabilità della lotta antiriciclaggio in essi. Vi è poi una limitata efficacia delle segnalazioni bancarie: in molte banche alcune traslazioni sospette non vengono fermate.

1.5 AMLA e Procura europea

La nascita di AMLA e l’operatività della Procura europea (EPPO) rappresentano due tasselli complementari nel rafforzamento dell’architettura europea di contrasto alla criminalità economica e finanziaria. Se da un lato AMLA agisce sul versante preventivo e regolatorio, vigilando sui soggetti a rischio e coordinando le FIU per evitare fenomeni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, dall’altro l’EPPO opera sul piano repressivo e giudiziario, indagando e perseguendo penalmente i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione.

Insieme, le due istituzioni contribuiscono a costruire un sistema più solido e integrato: AMLA riduce le vulnerabilità e aumenta la trasparenza del mercato finanziario, mentre l’EPPO garantisce che i comportamenti fraudolenti e criminali non restino impuniti. La loro azione coordinata rafforza la fiducia dei cittadini e degli operatori economici, segnando un passo decisivo verso un’Unione europea più sicura, efficiente e credibile nella tutela della legalità economica.


[1] https://egmontgroup.org/  Egmont  Group riconosce che la condivisione dell’intelligence finanziaria è fondamentale ed è diventata la pietra angolare degli sforzi internazionali per contrastare il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e i reati presupposto associati.

[2] https://finance.ec.europa.eu/news/next-generation-fiunet-2025-02-04_en Cross-border reporting (XBR) per la cooperazione finanziaria europea. 3 https://www.fatf-gafi.org/en/home.html Financial Action Task Force (FATF).

[3] https://commission.europa.eu/index_  Le sanzioni internazionali sono misure restrittive adottate per contrastare violazioni dei diritti umani, minacce alla pace e attività illecite.

 

 

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