Authors: Avv. Alessia Voinich (Caposquadra); Avv. Claudio Palazzoni; Federico Alocco (IIS Nicola Moreschi); Carlotta Eleni (Università di Milano-Bicocca); Saracco Andrea (Liceo Giosuè Carducci); Stella Agazzani (Liceo Giosuè Carducci); Sofia Tachella (Liceo Scientifico Statale Donatelli-Pascal); Davide Griffini (Liceo Scientifico Statale Donatelli-Pascal); Arianna Gismondi (Università di Milano-Bicocca); Chiara Busnelli (Liceo Marie Curie); Nicole Villa (Liceo Marie Curie).
Committee: Game committee; High School committee
Date: 30/05/2025

Il progetto “STEPPO Role Play” si è inserito nell’ambito del corso “The EPPO and UE law, a step forward in EU integration”, al fine di approfondire il funzionamento della Procura Europea.

Il gioco di ruolo è consistito in una simulazione di un processo penale avente come imputato il rappresentante legale della società ECOFUTURA S.p.A., accusato di frode ai danni degli interessi finanziari dell’Unione Europea. L’accusa ha richiesto il rinvio a giudizio immediato dell’imputato per i delitti previsti dagli artt. 640-bis c.p. (“Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”) e 648-bis c.p. (“Riciclaggio”): infatti, il rappresentante legale della società ECOFUTURA S.p.A., operante nel settore delle energie rinnovabili, avrebbe percepito illecitamente un finanziamento europeo ammontante a 100 milioni di euro nell’ambito del progetto Green Transition Fund, per la costruzione di alcuni pannelli solari in un’area agricola protetta. Il suddetto finanziamento europeo sarebbe stato, poi, utilizzato per fini diversi: i 100 milioni sarebbero stati trasferiti presso conti esteri, attraverso società fittizie aventi sede in Lussemburgo e Cipro, al fine di acquistare vari beni di lusso.

 

In questo contesto, è entrata in gioco la Procura Europea, c.d. E.P.P.O. (“European Public Prosecutor’s Office”), che opera nel momento in cui si commettano frodi che riguardano fondi europei. Infatti, in virtù dell’art. 3, co. 2, Direttiva PIF (Direttiva UE 2017/1271), rubricato “Frode che lede gli interessi finanziari dell’UE”, la Procura europea viene in rilievo nel momento in cui si compia una qualsiasi attività che comporti una perdita finanziaria per l’Unione Europea o che, comunque, generi un’appropriazione indebita di fondi europei (è necessario, però, che siano frodi che comportano un danno complessivo per gli interessi finanziari dell’Unione Europea pari ad almeno 10 milioni di euro).

Nei suddetti casi, rivestono un ruolo fondamentale i c.d. P.E.D. (“Procuratori Europei Delegati”), funzionari dei singoli Stati membri dell’Unione Europea incaricati materialmente dei diversi casi di competenza E.P.P.O.; i P.E.D. operano sotto le indicazioni dai Procuratori Europei, che svolgono un ruolo di supervisione, fungendo da collegamento tra il livello centrale e quello decentralizzato della Procura Europea (costituito, appunto, dai P.E.D.). In particolare, i P.E.D. sono dotati del c.d. doppio cappello, godendo sia dei poteri loro attribuiti dal Regolamento UE 2017/1939, sia di quelli loro attribuiti dalle legislazioni nazionali.

I P.E.D., dunque, svolgono un ruolo fondamentale sia nella fase inquirente del processo penale, che in quella requirente. Nello specifico, per quanto riguarda la fase inquirente, hanno il potere di adottare le diverse misure investigative nel corso delle indagini preliminari, interfacciandosi con la Polizia giudiziaria nazionale.

Nel caso concreto simulato, le indagini preliminari sono state svolte dalla Guardia di Finanza di Venezia, proprio sotto la direzione del P.E.D. dell’Ufficio di Venezia, nell’ambito dell’operazione denominata “Operazione Verde Pulito”. Grazie alla cooperazione giudiziaria e di polizia transnazionale coordinata da E.P.P.O., le operazioni si sono estese a diversi Paesi europei, coinvolgendo le forze di polizia lussemburghesi e cipriote, dove erano collocate le sedi delle società fittizie. Sul territorio nazionale, oltre 100 finanzieri hanno eseguito perquisizioni in Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Lazio, Campania e Puglia. Inoltre, sono stati sequestrati numerosi beni (immobili di pregio, ingenti somme in criptovalute, orologi di lusso, ecc.), il cui valore complessivo ammontava proprio a 100 milioni di euro.

La possibilità di svolgere indagini preliminari e disporre misure investigative nei diversi Stati membri dell’Unione Europea simultaneamente è un enorme valore aggiunto dell’E.P.P.O.: è infatti possibile, così facendo, avere una visione complessiva del caso nel momento in cui si abbia a che fare con reati transnazionali. La singola Procura nazionale, al contrario, farebbe fatica a prevenire, individuare e reprimere fattispecie complesse, come quelle in cui sono coinvolte grandi organizzazioni criminali operanti non solo a livello nazionale, ma anche europeo.

 

Tornando al nostro caso, il P.E.D. dell’Ufficio di Venezia ha esercitato l’azione penale con il deposito della richiesta di rinvio a giudizio immediato alla cancelleria del G.U.P. di Roma, subito dopo la presentazione del Termination of the investigation report of the European Delegated Prosecutor proposal to adopt a decision to prosecute alla Camera Permanente e il “via libera” di quest’ultima; sono seguiti, poi, i depositi delle liste testimoniali e delle richieste di prova alla cancelleria del Giudice del Tribunale di Roma.

In questo senso, sono stati preziosi gli aiuti di diversi professionisti del settore giuridico, quali avvocati e magistrati (nella specie, l’Avvocatessa Alessia Voinich e l’Avvocato Claudio Palazzoni), nella redazione dei suddetti atti da parte dei “P.E.D.” Arianna Gismondi, Busnelli Chiara e Nicole Villa e dei difensori di fiducia Carlotta Eleni e Saracco Andrea.

Dunque, nel corso del dibattimento, l’accusa si è apprestata ad esaminare un Ufficiale della Guardia di Finanza in qualità di testimone dello svolgimento delle indagini preliminari e a chiedere l’acquisizione dei documenti di valutazione ambientale, presentati dalla società ECOFUTURA S.p.A. alla Commissione Europea e necessari per l’accesso ai fondi europei, la cui firma risultava essere falsificata; d’altra parte, la difesa ha chiesto l’acquisizione del M.O.G. (“Modello di Organizzazione e Gestione”) della società ECOFUTURA S.p.A., adottato ai sensi del d.lgs. 231/2001, ed ha condotto l’esame del perito commerciale, al fine di provare la non riconducibilità dei conti esteri fittizi all’imputato stesso. In particolare, la difesa si è adoperata al fine di smontare la presunta firma falsa dell’imputato ai documenti di valutazione ambientale, e ha sottolineato, nel corso del controesame dell’Ufficiale della Guardia di Finanza, come le indagini preliminari fossero state svolte in maniera inadeguata e in assenza di garanzie per l’imputato.

 

Oltre alla collaborazione con veri esperti del processo penale, a rendere il progetto “ST

STEPPO Role Play” estremamente formativo è stato il gioco di ruolo stesso: la simulazione del processo ha permesso di dare un risvolto pratico alla teoria del diritto europeo e, in particolare, alle norme in materia di operato dei P.E.D., di indagini della Polizia giudiziaria, ma anche di direzione della discussione e pronuncia della sentenza da parte della Collegio giudicante e di ruolo di garanzia dei difensori di fiducia. Il dialogo fra i vari “attori processuali” consistito, fra gli altri, nell’esame e controesame dei testimoni e nell’interrogatorio dell’imputato, è stato estremamente coinvolgente ed entusiasmante.

Così, abbiamo potuto capire che “entrare nel vivo” di un processo era ciò che mancava, in primis, a noi studenti universitari della facoltà di Giurisprudenza, ancora lontani dalla realtà processuale delle aule giudiziarie, ma indubbiamente volenterosi di “metterci in gioco”.

D’altra parte, gli studenti delle scuole superiori, che hanno partecipato al progetto “STEPPO Role Play” come esperienza di PCTO, si sono, per la prima volta, interfacciati con il diritto penale e il diritto di procedura penale. Hanno compreso l’importanza dei principi del giusto processo penale, in particolare del diritto di difesa e del principio del contraddittorio. Si è, poi, potuta comprendere come opera la Procura Europea, nella sua funzione fondamentale di individuare, prevenire e reprimere i reati finanziari che ledano gli interessi dell’Unione Europea, soprattutto nell’ottica della collaborazione che questa istituzione crea fra gli organi giudiziari e di polizia dei diversi Paesi europei.

 

 

0
Would love your thoughts, please comment.x