Authors: Avv. Daniele Alessandro Luison (caposquadra); Dott. Pietro Suchan; Arch. Angela Scala; Chiara Lo Rizzo (Università di Milano-Bicocca); Giulia Berio (Liceo Giosuè Carducci); Francesco Piepoli (Università di Milano-Bicocca); Marco Filippo Perino Riva (I.I.S.S. Alessandro Greppi); Massimiliano Viganò (Liceo Marie Curie); Morris La Commara (Istituto di Istruzione Superiore Gandhi); Rebecca Andrich (Università di Milano-Bicocca); Serena Spinelli (Liceo Giosuè Carducci); Sonia Prata (Liceo Classico Statale Cesare Beccaria).
Committee: Game committee; High School committee
Date: 23/05/2025
Nell’ambito del corso STEPPO, organizzato presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e coordinato dalla professoressa Benedetta Ubertazzi, è stato realizzato il progetto STEPPO Role-Play, che ha visto la collaborazione di studenti universitari e professionisti in un’attività pratica di simulazione processuale. L’obiettivo era quello di riprodurre lo svolgimento di un procedimento penale avente ad oggetto reati finanziari di competenza della Procura Europea (EPPO), istituzione nata con il Regolamento (UE) 2017/1939 al fine di rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell’Unione.
La Procura Europea rappresenta una forma di cooperazione sovranazionale in ambito penale, caratterizzata da una struttura centrale con sede a Lussemburgo e da una rete di Uffici distaccati nei vari Stati membri aderenti. I reati di competenza dell’EPPO, ai sensi dell’art. 22 del Regolamento e dell’art. 2 della Direttiva PIF (Direttiva UE 1371/2017), recepita in Italia con il d.lgs. 75/2020, sono quelli che arrecano un danno al bilancio europeo superiore ai 10 milioni di euro, tra cui rientrano anche gravi frodi IVA.
Il caso simulato, denominato “Operazione Verde Pulito”, riguardava Ecofutura S.p.A., società attiva nel settore delle energie rinnovabili e beneficiaria di un finanziamento di 100 milioni di euro nell’ambito del Green Transition Fund. L’obiettivo del progetto finanziato era la realizzazione di un parco solare in un’area agricola protetta. Tuttavia, dalle indagini condotte dal PED di Venezia, con il supporto della Guardia di Finanza, del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, erano emerse presunte irregolarità: i pannelli solari installati risultavano non conformi ai parametri ambientali richiesti e la documentazione tecnica era ritenuta falsificata per ottenere il finanziamento.
Gli studenti, suddivisi in squadre di accusa e difesa, hanno istruito il procedimento attraverso la redazione di atti quali la richiesta di rinvio a giudizio immediato, il Termination of Investigation Report, memorie difensive e liste testimoniali, lavorando a stretto contatto con avvocati, magistrati, ex Procuratori Europei Delegati e professori universitari. L’udienza simulata, svolta in forma orale presso le aule dell’Università, ha permesso agli studenti di applicare concretamente le conoscenze teoriche in un contesto dinamico e realistico.
L’impianto accusatorio, costruito dalla squadra PED, si fondava su prove quali intercettazioni telefoniche compromettenti, rogiti notarili che attestavano l’acquisto di immobili di lusso da parte dei rappresentanti societari e bonifici bancari sospetti verso società estere situate in Lussemburgo e Cipro. Grazie alla cooperazione transnazionale facilitata dall’EPPO, era stato possibile ricostruire flussi finanziari illeciti, destinati anche all’acquisto di beni immobiliari in Italia.
Le accuse mosse a Ecofutura S.p.A. comprendevano reati gravi quali truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.), riciclaggio (art. 648-bis c.p.) e frode contro gli interessi finanziari dell’Unione (art. 3 Direttiva PIF). A seguito delle indagini preliminari erano state disposte misure cautelari personali e reali, tra cui la custodia cautelare in carcere per i vertici societari e sequestri patrimoniali fino a concorrenza dei fondi erogati.
Al termine della simulazione, è stata pronunciata la piena assoluzione sia della società Ecofutura S.p.A. sia del socio imputato Tizio. La difesa della società si è basata su una solida ricostruzione documentale e testimoniale. In particolare, la testimonianza della consulente contabile Caia ha confermato la piena tracciabilità dei fondi europei, la regolarità delle operazioni contabili e la legittimità dei rapporti contrattuali con le società estere. A sostegno della difesa sono stati prodotti contratti stipulati regolarmente, rendicontazioni ufficiali dettagliate, verbali del Consiglio di Amministrazione che attestavano la correttezza delle delibere societarie, e comunicazioni ufficiali con l’ente europeo erogatore.
Per quanto concerne il singolo socio Tizio, la difesa ha valorizzato la sua estraneità ai fatti, dimostrata attraverso il report di audit contabile, i verbali societari e l’analisi della corrispondenza interna aziendale. È stato provato che Tizio non aveva alcun ruolo operativo o decisionale, né aveva firmato autorizzazioni relative alle operazioni contestate, risultando completamente estraneo agli atti di gestione fraudolenta imputati alla società.
La strategia difensiva ha saputo contrastare efficacemente l’impianto accusatorio, evidenziando l’insufficienza degli elementi probatori raccolti a dimostrare il dolo e il coinvolgimento diretto degli imputati oltre ogni ragionevole dubbio. L’impianto documentale preciso, l’efficacia delle testimonianze e la coerenza dell’intera linea difensiva hanno portato all’assoluzione totale.
Il progetto ha rappresentato un’importante opportunità formativa, permettendo agli studenti di comprendere non solo i principi giuridici su cui si fonda l’EPPO, ma anche il funzionamento pratico dell’indagine europea e della difesa in procedimenti transnazionali complessi, consolidando competenze tecniche, argomentative e operative indispensabili per il futuro professionale.