Authors: Avv. Elena Tieghi (caposquadra); Dott. Samuel Bolis; Dott. Antonio de Nicolo; Biella Viola (Istituto Salesiano S. Ambrogio Opera Don Bosco); Caperchione Leandro (I.I.S.S. “Alessandro Greppi”); Ciampitti Carlo Maria (IIS Nicola Moreschi); Dimatteo Marta Benedetta (Università di Milano Bicocca); Farina Camilla (Liceo Classico Statale Cesaria Beccaria); Fatoumata Mara (Liceo Statale Ghandi); Magnaguagno Asia (IIS Nicola Moreschi); Parisi Annalisa (I.I.S.S.”Alessandro Greppi”); Silvia Aquino (Università di Milano Bicocca).
Committee: Game Committee; High School Committee.
Date: 09/05/2025
Il progetto didattico STEPPO role play nasce nell’ambito del corso “the Eppo and UE law a step forward in EU integration”, da un’iniziativa dei chairs del più ampio progetto STEPPO del Centro di eccellenza Jean Monnet, istituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi Bicocca di Milano, con il fine di diffondere la conoscenza del nuovo organo dell’UE, la Procura Europea.
Mediante una serie di incontri, studenti universitari e liceali, divisi in quattro squadre, hanno lavorato con professionisti del settore giuridico ed esponenti delle Forze dell’ordine per ricostruire un processo in materia di frodi IVA.
Il pensiero di una Procura europea vede le sue radici in tempi lontani: è un’idea che si è fatta spazio tra i vari operatori del diritto durante il meeting di Bruxelles della Direzione generale del Controllo finanziario del 1989. È stato poi il Trattato di Lisbona del 2007 a gettare le fondamenta giuridiche per la creazione di una Procura europea quale organo indipendente dell’Unione Europea con funzioni di esercizio dell’azione penale sul territorio comunitario.
L’EPPO (European Public Prosecutor’s Office) è stata definitivamente istituita con l’adozione del Reg. UE 2017/1939 che ha permesso l’attuazione di una cooperazione rafforzata (in senso verticale) finalizzata ad individuare, reprimere e prevenire le frodi in danno dell’UE con successiva incardinazione dei processi davanti alle ordinarie giurisdizioni nazionali degli Stati UE e secondo le rispettive regole processuali. Importante, inoltre, è stata l’emanazione della Direttiva (UE) 2017/1371 (c.d. Direttiva PIF) in tema di lotta contro la frode lesiva degli interessi finanziari dell’Unione, recepita dall’Italia con D.lgs. 75/2020.
Il caso “Operazione Verde Pulito” sottoposto ai ragazzi vedeva la violazione dell’art. 3 co. 2 della Direttiva PIF in materia di frodi IVA ad opera della società “ECOFUTURA S.p.A.”. La rappresentante legale della società aveva effettuato una richiesta di ottenimento di fondi pubblici dal Piano Green Transition Fund, per la costruzione di un parco solare in un’area agricola protetta. Falsificando alcuni rendiconti corredati agli ultimi bilanci, la società aveva ottenuto il finanziamento di 100 milioni di euro che, oltre ad essere stati impiegati per la realizzazione del parco solare senza il pieno rispetto delle materie prime e degli standards indicati nei documenti, era stato poi dirottato su conti esteri per permettere alla rappresentante legale della società di acquistare vari beni di lusso, poi sottoposti a sequestro.
Le indagini, coordinate dalla Procura Europea e con il supporto della Guardia di Finanza, Europol e altre autorità internazionali, hanno permesso di ricostruire un vero e proprio schema di riciclaggio e frode, anche grazie all’uso di strumenti tecnologici avanzati: VPN, criptovalute, server cloud in paesi poco collaborativi e software di intelligenza artificiale.
I ragazzi della Squadra Agatha Christie hanno lavorato a stretto contatto con l’Avv. Elena Tieghi, l’Avv. e già Tenente Colonello di Guardia di Finanza Samuel Bolis e il magistrato in pensione, già Procuratore di Trieste Antonio De Nicolo, per costruire al contempo un’accusa – individuando la violazione degli artt. 482 c.p. (Falsità materiale commessa dal privato), 640-bis c.p. (Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) e 648-bis c.p. (Riciclaggio) con la rispettiva richiesta di confisca dell’immobile sottoposto a sequestro preventivo – e una strategia difensiva improntata alla dimostrazione della piena regolarità della costruzione del parco.
Dall’approfondimento del caso è emersa, innanzitutto, l’importanza di EPPO rispetto alla tutela del bilancio dell’UE. Una parte del gettito Iva, infatti, confluisce nel bilancio dell’UE; pertanto, è necessario un forte controllo rispetto a questo tipo di reati – la Procura Europea persegue solo quelli che comportano un danno complessivo per gli interessi finanziari dell’UE pari ad almeno 10 milioni di euro (art. 22, Reg. EPPO e art. 2 co.2, Direttiva PIF) -.
Il P.E.D. De Nicolo ha permesso alla squadra di entrare maggiormente nell’ottica del lavoro dei Procuratori Europei Delegati. EPPO, infatti, ha una natura ibrida in quanto organo indivisibile dell’UE, ma conosce anche delle diramazioni territoriali: è composta da un ufficio unico avente sede a Lussemburgo, a sua volta costituito dal Procuratore Capo, dal Collegio, dalle Camere Permanenti (15), dai Procuratori Europei (24), da un direttore amministrativo e dal personale di supporto, e da una struttura decentrata costituita dai vari P.E.D. In Italia, la Procura europea agisce come un unico Ufficio nazionale in cui i Procuratori hanno legittimazione ad agire e ad esercitare l’azione penale davanti a qualsiasi giudice nazionale.
Ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE 2017/1939, i Procuratori Europei Delegati agiscono per conto dell’EPPO nei rispettivi Stati membri, dispongono degli stessi poteri dei procuratori nazionali in materia di indagine, azione penale e atti volti a rinviare casi a giudizio, e sono responsabili delle indagini e azioni penali da essi stessi avviate o ad essi assegnate.
La squadra si è cimentata nella stesura di diversi atti, in particolare l’accusa ha redatto la “Termination of the investigation report of the european delegated prosecutor proposal to adopt a decision to prosecute”, la “Richiesta di giudizio immediato” e la lista testi, oltre a diversi documenti tra i quali bilanci, rendiconti, trasferimenti di denaro e scambio di corrispondenza. La difesa, invece, ha redatto la “Memoria difensiva”, la lista testi e documenti a discarico quali, ad esempio, la V.I.A. e il business plan.
Il 25 marzo 2025 le varie squadre si sono riunite presso l’Università di Milano-Bicocca per la simulazione dell’udienza dibattimentale. In questa occasione, nel rispetto delle regole processuali italiane, il confronto tra le parti è stato sufficientemente animato.
I P.E.D. della Squadra Agatha Christie, mediante l’aiuto della Guardia di Finanza nella persona di Samuel Bolis, hanno ricostruito i flussi finanziari della società “ECOFUTURA S.p.A.”, evidenziando la falsificazione del rendiconto dell’anno 2023, i bonifici effettuati presso società fittizie con sede a Cipro e Lussemburgo, e in particolare hanno fatto risalire un trasferimento di denaro effettuato all’estero, all’acquisto di una villa sul lago di Como, poi rivelatosi illecito.
La difesa, capitanata dall’Avv. Tieghi, si è preoccupata di dimostrare l’estraneità dell’imputata rispetto ai fatti di causa, producendo numerosi documenti, in particolare una Valutazione di Impatto Ambientale redatta per la costruzione del parco solare, oggetto della richiesta di finanziamento.
Sia l’accusa che la difesa hanno fatto ricorso all’ausilio di testimoni con rispettivo esame e controesame, una prima testimonianza è stata resa da una studentessa del gruppo, nella veste di commercialista esterna incaricata della stesura dei rendiconti, che in sintesi ha dichiarato di essere stata minacciata della rappresentante legale della società “ECOFUTURA
S.p.A.”
Successivamente è stata sentita, come seconda testimonianza, un’altra studentessa del gruppo in qualità di collega della prima e facente parte del medesimo studio commercialistico, ed è emerso che in precedenza vi erano stati degli screzi tra le due.
L’avv. Bolis è stato sentito come teste dell’accusa in qualità di Tenente della Guardia di Finanza ed ha confermato i fatti di cui ai capi di imputazione.
Il “simulato” Tribunale di Venezia in composizione collegiale, ritenendo la tesi della difesa sfornita totalmente di prove ed inverosimile, ha pronunciato sentenza di condanna dell’imputata, quale legale rappresentante della società, alla pena di anni quattro, mesi sei di reclusione ed Euro 5.000 di multa, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per anni cinque e al pagamento delle spese processuali. In subordine, è stata ordinata la confisca della villa sul Lago di Como.
STEPPO role play è stata l’esperienza formativa che ha consentito, soprattutto agli studenti universitari di Giurisprudenza, di rapportarsi con figure di spicco del settore, entrando nel vivo del lavoro della Procura europea e comprendendone i modi di agire, il funzionamento delle procedure investigative e processuali, mettendo altresì in risalto quanto l’operato di questo nuovo organo possa portare ad ottimi risultati in termini di cooperazione tra Stati in materia penale.
Tale progetto ha consentito agli studenti delle scuole superiori di acquisire competenze specifiche in ambito giuridico e competenze trasversali applicabili a diversi contesti professionali. I ragazzi si sono interfacciati per la prima volta con il sistema giudiziario italiano, impersonificando diversi ruoli chiave di un processo in materia di Procura europea e apprendendo il significato di principi cardine quali il diritto alla difesa, il principio del contraddittorio e la presunzione di innocenza. Un focus specifico ha riguardato il rito semplificato immediato, del quale ne sono state approfondite le peculiarità e le differenze rispetto al rito ordinario.
La redazione di atti giuridici ha permesso loro di sviluppare competenze in svariati ambiti: nella scrittura formale, nella strutturazione logica del discorso e nell’uso del linguaggio tecnico-giuridico, nonché nella capacità di analizzare documenti giuridici, ricostruire i fatti e formulare argomentazioni coerenti. Il confronto con magistrati, avvocati e operatori del settore ha favorito l’acquisizione di conoscenze pratiche e di una visione realistica delle professioni legali. Sul piano trasversale, il progetto ha potenziato le competenze di team working, problem solving, public speaking e gestione del tempo, rilevanti non solo in ambito scolastico, ma anche in prospettiva di future esperienze professionali.