Author:
Michele Monopoli, chair High school commitee
Angelo Salimbeni, member High school commitee
Committee: High school commitee
Date: 24/04/2024

In data 17 aprile 2024 si è tenuta presso l’aula magna dell’università Milano-Bicocca la conferenza finale del Centro d’eccellenza Steppo: a step forward in integration (guarda le immagini qui).

La conferenza si è tenuta a conclusione del terzo modulo del Corso di Eccellenza Jean Monnet, che in questi mesi ha dato la possibilità a professionisti del settore, avvocati, commercialisti e esponenti della Guardia di Finanza, nonché a studenti universitari e liceali di approfondire l’operato della Procura Europea, con un occhio di riguardo sui silenti meccanismi economici alla base dello strapotere della criminalità organizzata.

La conferenza finale è stata il punto di arrivo di un percorso di coinvolgimento di nuove generazioni di studenti in un processo di conoscenza dei meccanismi con i quali operano i nuovi protagonisti della criminalità organizzata.

Oggi la “mafia” è apparentemente silente, mentre prima vittime e carnefici avevano nomi e cognomi, la “mafia” insomma era carne viva. Visibile e, quindi nel bene e nel male, conosciuta. E di conseguenza più facile era mobilitare un’opinione pubblica, creare gli anticorpi e sostenere chi in prima linea la combatteva. Si creava rumore.

Ora in una società sempre più informatizzata e tecnologicamente evoluta, con soggetti criminali con alte competenze capaci di operare nelle più alte sfere della finanza, al rumore si sostituisce il silenzio e l’illusione che non si e più in pericolo.

Di straordinaria importanza quindi l’iniziativa del Centro di eccellenza e il convegno finale, in cui lungimiranza, entusiasmo e sinergia nella cooperazione sono stati i valori che hanno accomunato il contenuto degli interventi di tutti i relatori, che con determinazione e fermezza hanno ribadito l’importanza della procura Europea, come fronte unico contro i reati transnazionali della criminalità organizzata.

Con un linguaggio coinvolgente e profondo si è tracciato un ponte tra le nuove generazioni e il mondo dei professionisti del settore, in un processo in cui la competenza si è trasformata in pathos e la comunicazione è diventata universale e significativa, nell’unica prospettiva dell’interesse pubblico e dell’affermazione di valori e principi di profonda portata etica.

Un lavoro costruito con sapienza e pazienza dal basso, con la prospettiva di vedere crescere una coscienza civile in grado di contrastare il degrado morale e culturale che le azioni della criminalità organizzata introducono nella vita sociale ed economica.

Un disegno, quello del corso Steppo, che cerca di realizzare una nuova visione della lotta alla criminalità organizzata, attraverso un consapevole uso degli strumenti a disposizione della Procura europea, con il fiorire di una cultura della legalità che abbracci la crescita e lo sviluppo culturale delle nuove generazioni. E solo con questa presa di coscienza si può ipotizzare la nascita di un forte e significativo fronte di contrasto alla criminalità e vedere fiorire nelle menti e nel cuore delle nuove generazioni la speranza di un futuro non contaminato dall’illegalità ma aperto alla costruzione di una società democratica e proiettata verso una crescita sostenibile e libera.

Il tema della rilevanza mediatica del centro d’eccellenza si sostanzia di una attenta presenza su tutti i social media e di una comunicazione empatica, in grado non solo di divenire il trade d’union tra la Procura Europea e le nuove generazioni, ma di far nascere nel cuore dei tanti giovani, che guardano all’Europa con vivo interesse e partecipazione, il desiderio di farne parte come protagonisti e di affermare il proprio diritto a vivere in un contesto di apertura verso nuovi orizzonti, senza essere condizionati dal potere illegale di chi vede in questa faticosa, ma necessaria, costruzione di una nuova identità, soltanto il luogo della negazione del diritto e della legge morale.  Ed è per questi motivi che una particolare lente di ingrandimento è stata poi posta sulle frodi relative ai beni culturali e ai fondi pac, due degli ambiti maggiormente vessati dalla criminalità organizzata.

Straordinaria e numerosa è stata la presenza in aula con più di 500 partecipanti tra avvocati, allievi finanzieri dell’accademia di Bergamo, relatori e studenti universitari e liceali.

La presenza di circa 180 studenti liceali è stata il vero fiore all’occhiello della giornata, a testimonianza dell’importanza che la scuola riveste nella formazione di una coscienza civile ed europea, elemento di base per la prevenzione di dinamiche economico-criminali sempre in evoluzione.

Una decina di studenti liceali hanno poi avuto la possibilità di confrontarsi con Roberto Saviano sul tema dello stato di salute dell’informazione in Italia e sul tema della legalità, in uno stimolante scambio di idee e di speranze.

A conclusione della giornata relatori, studenti e membri della gdf sono stati ospitati presso il centro d’eccellenza mibtec, per un contatto con la realtà virtuale e le sue innumerevoli e straordinarie applicazioni in vari campi.

A conferma che il linguaggio della tecnologia e quello dell’affermazione della legalità sono due mondi che devono trovare le necessarie sinergie per elaborare una strategia in grado di contrastare le forme di illegalità che la criminalità organizzata mette in campo. In un ambito, quello tecnologico, in cui la formazione dei giovani trova terreno fertile e diventa elemento attrattivo di una nuova coscienza civile europea.

La giornata ha messo in evidenza come questo progetto STEPPO sia il frutto di una collaborazione tra tante voci, professionalità e pertanto un plauso speciale va riconosciuto a tutti coloro i quali hanno reso la closing conference un esempio virtuoso di confronto costruttivo, sano e vivace.

Grazie a tutti i relatori per il loro autorevole contributo, grazie ai giovani ragazzi della guardia di finanza che hanno presenziato al convegno per il loro insostituibile e meticoloso lavoro al fianco delle istituzioni, grazie ai giovani studenti universitari per il loro instancabile e sempre scrupoloso lavoro di coordinamento, grazie soprattutto a quell’anelito di speranza e di visione che il centro d’eccellenza Steppo mette in campo per essere un punto di riferimento per chiunque voglia sviscerare e svelare i perversi legami tra i reati finanziari e la criminalità organizzata.

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