Author: Michele Monopoli, chair del comitato High School
Committee: High School Committee
Date: 05/03/2024

Il centro di eccellenza Jean Monnet organizza per il secondo anno consecutivo un corso riservato agli studenti delle scuole superiori, nell’ambito dei PCTO, dedicato al ruolo della procura Europea (EPPO) nella lotta alle varie forme di criminalità presenti nell’Unione Europea dal titolo “EPPO: A STEP FORWARD IN INTEGRATION” .

Il corso si basa su tre fondamentali obiettivi:

  • Portare all’interno del percorso scolastico temi e situazioni che possono diventare oggetto di riflessione per le implicazioni sociali, economiche e culturali di cui sono portatori, favorendo lo sviluppo di competenze transdisciplinari che abbracciano orizzonti inediti e favoriscono un approccio innovativo alle discipline, sollecitando un confronto tra gli studenti attraverso un lavoro di equipe, che favorisca lo sviluppo delle capacità di collaborazione, cooperazione e imitazione.
  • Sviluppare un nuovo rapporto tra università e scuola, per favorire  un’osmosi di contenuti e di metodi per la creazione di nuovi modelli didattici, in grado di rispondere alle sfide della società contemporanea in continua trasformazione. Una società che avrà sempre più bisogno di menti aperte alla nuove sollecitazioni che la scienza e la tecnica produrranno, con scenari, come constatiamo in questo nostro tempo con l’intelligenza artificiale, assolutamente inediti. E quindi è necessario che le nuove generazioni siano sempre più fornite di un supporto culturale di grande spessore per la salvaguardia dell’umanità.
  • Sviluppare quindi un patrimonio culturale che favorisca nelle giovani menti un ampliamento di appartenenza identitario dalla nazione alla comunità europea.

Un patrimonio come supporto necessario per cooperare nella lotta alle varie forme di criminalità che sempre più opereranno attraverso reti internazionali ed extraeuropee, con il rischio di implosione della struttura democratica su cui si basa l’Europa.

Per realizzare tali obiettivi, alla luce dell’esperienza dello scorso anno, si è ritenuto che, data la complessità dei temi affrontati durante il corso, fosse necessario dotare le singole scuole di apposite linee guida che, in maniera sintetica e con un linguaggio accessibile per i giovani studenti, diventassero la base per comprendere il ruolo e il senso della nascita e delle azioni della Procura Europea in una prospettiva di crescita culturale ed educativa capace di affrontare le sfide sempre più complesse che la struttura geopolitica  del mondo,  in una fase di ricomposizione non sempre chiara,  pone all’Europa. In questo senso le linee guida diventano la chiave per favorire negli adolescenti il contatto con temi e valori che li riconducono alla loro dimensione di cittadini europei, partecipi delle vicende che riguardano la società del XXI secolo, in cui si troveranno a vivere e la cui costruzione sarà condizionata da scelte consapevoli e affidabili. Il progetto, a cui le linee guida si riferiscono, assume così anche la funzione di favorire un consapevole e ben strutturato processo di orientamento, inteso come sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini.

Il lavoro sulle linee guida è stato realizzato da un gruppo di studenti dell’Università Bicocca, sotto la direzione di Veronica Carbone e Angelo Salimbeni, membri del gruppo di lavoro High School Committee e visionato dai chairs del medesimo gruppo e dalla coordinatrice del corso dott.ssa Benedetta Ubertazzi. E’ stato un modo per riconnettere le esperienze formative degli studi universitari con la formazione di studenti della scuola superiore, riallacciando, in una dimensione comunicativa innovativa, il linguaggio tecnico e specifico con modalità di apprendimento e di visualizzazione dei contenuti proprie delle nuove generazioni. Il risultato di questa osmosi verrà portato all’attenzione delle singole scuole, sottoposto all’analisi dei docenti coordinatori dei PCTO e vissuto nei suoi approfondimenti nelle esperienze laboratoriali tra studenti universitari e studenti di scuola superiore durante lo sviluppo del corso.  In questo modo le attività proposte durante il corso assumono una nuova dimensione culturale e favoriscono una partecipazione più consapevole ai temi affrontati, che  si arricchiscono di  risonanza cognitiva e di riverbero emozionale. L’idea nasce dalla consapevolezza che il corso deve favorire un approccio culturale che consenta alla scuola di svolgere il compito più importante che le è affidato, quello di insegnare a imparare, di promuovere l’acquisizione di metodi di ricerca e studio sempre più sofisticati, di  affinare le competenze metacognitive, favorendo processi di creatività sociale.

La costruzione delle linee guida rappresenta, in questo contesto  culturale, in cui le parole di cooperazione e conflitto assumono una dimensione educativa di forte impatto sui comportamenti delle giovani generazioni e sul modo di interpretare la propria presenza nel mondo, un esempio di come trasportare concetti e linguaggi, apparentemente lontani dalle vicende che caratterizzano la vita dei nostri giovani, in un’ottica transdisciplinare, la sola capace di costruire un pensiero globale, in grado di articolare i diversi saperi e dare finalmente senso a quello che l’adolescente apprende in funzione della comprensione dei fenomeni che lo circondano e della capacità di affrontare le situazioni personali che la vita presenta.

In sintesi la costruzione di questo  modello si configura come sintesi di un nuovo modo di fare scuola, in cui la partecipazione emotiva dello studente al suo percorso di formazione diventa momento fondamentale del suo progetto di vita futuro e professionale. La scuola non può più essere solo trasmissione disciplinare, ma deve motivare e favorire la crescita della capacità dei giovani di farsi carico dei problemi della complessa società del XXI secolo e di una loro partecipazione consapevole ai processi democratici.

Nel dettaglio la lettura delle Linee guida e la partecipazione al corso dovrebbero favorire in maniera consapevole il senso di appartenenza alla Comunità europea, far conoscere agli studenti le istituzioni europee preposte alla lotta alla criminalità, orientare le loro scelte verso le nuove professioni e conoscere i percorsi formativi inerenti, sviluppare il senso civico e alzare la soglia di attenzione sui reati che hanno un impatto sulla vita dei cittadini europei, riconoscere istituti giuridici e fenomeni economici che caratterizzano i processi di contrasto alla criminalità organizzata, maturare la consapevolezza dell’importanza della costruzione di un’etica europea per favorire la legalità e un futuro più sostenibile, riflettere anche sui propri comportamenti e su quelli altrui per vivere in un contesto di rispetto delle regole e di principi e valori universali, fornire agli studenti strumenti per analizzare le fonti e introdurli alla ricerca documentale per la stesura di relazioni o la realizzazione di compiti di realtà.

Questa progettazione intende valorizzare un apprendimento che riporta al centro della riflessione dei nostri giovani aspetti della complessità propria di una società globale, in cui le discipline siano la matrice su cui innestare un dibattito basato sì sulla contrapposizione di idee diverse, ma sempre aperte al confronto democratico e al rispetto della pluralità di posizioni, al fine di creare le condizioni per una partecipazione attiva e democratica ai processi che riguardano la cittadinanza europea per combattere ogni forma di illegalità e discriminazione.

 

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