Author: Flavia Ndriollari, Giulia Anzidei
Commitee: Law Enforcement Commitee
Date: 16/02/2024

La relazione annuale 2022 al Parlamento del Comitato nazionale per la repressione delle frodi nei confronti dell’Unione Europea (COLAF) è stata presentata, dal Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto, e dal Comandante del Nucleo antifrode della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Stefano Screpanti, l’11 dicembre 2023.

La Relazione offre un’analisi completa delle violazioni in danno dell’UE, individuate, in Italia, nel corso del 2022, anno caratterizzato da un numero di casi di irregolarità e frode (514) e da relativi importi (per un complesso di poco meno di 72 milioni di euro) inferiori alla media dell’ultimo quinquennio (pari, rispettivamente a 647 e poco meno di 83 milioni di euro).

In tale contesto, la Guardia di Finanza, forza di polizia posta a presidio degli interessi finanziari anche dell’Unione Europea, svolge un’attività volta ad assicurare l’effettivo e corretto impiego delle risorse destinate a investimenti o al supporto di imprese e famiglie.

La relazione COLAF riporta, di fatto, numeri importanti come, tra gli altri, i 604 interventi che la Guardia di Finanza ha eseguito nel corso del 2022. Operazioni che hanno consentito di accertare frodi per oltre 102 milioni di euro nel settore dei Fondi Strutturali e delle spese dirette e circa 35 milioni di euro con riguardo alla Politica Agricola Comune e della Pesca.

Numerosi sono stati, altresì, gli interventi nei settori dell’IVA e della lotta al contrabbando doganale, perpetuati anche grazie al costante scambio di informazioni, garantito da un consolidato rapporto di collaborazione con gli Organismi internazionali impegnati nella lotta alla criminalità transnazionale, tra cui l’Interpol, l’Europol, l’OLAF e la rete delle Financial Intelligence Units estere, unitamente al network degli Ufficiali impiegati presso le principali Rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

La combinazione dei poteri di natura amministrativa e di polizia giudiziaria, fanno sì che a livello nazionale la Guardia di Finanza non sia solo il principale interlocutore dell’Ufficio europeo per la Lotta Antifrode, ma anche quello privilegiato della Procura europea, avendo una “competenza generale ai fini della prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in tutti gli ambiti che rientrano nello spettro di competenze di EPPO”, in ragione dei compiti istituzionali a essa affidati dal D.Lgs. 68/2001.

Al livello dei piani operativi, il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie ha sviluppato, tra le altre, la seguente analisi operativa di rischio, conseguendo i risultati di seguito richiamati:

  • analisi di rischio “Banca delle terre”, la quale è stata indirizzata verso imprenditori agricoli percettori di contributi a valere sui fondi FEAGA e FEASR, nonostante avessero dichiarato la proprietà di terreni, che, in seguito a sentenza definitiva, risultavano essere rientrati nella disponibilità dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA). Il resoconto riporta, altresì, che tale iniziativa ha consentito di individuare “560 aziende agricole, i cui titolari hanno percepito contributi per oltre 81 milioni di euro

 

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