Networking activities

Art & Cultural Heritage Crimes Committee

Il comitato si propone di affrontare e contrastare, attraverso l’istituzione dell’EPPO, il traffico illecito di beni culturali con dimensioni transfrontaliere, e più in generale il crimine contro il patrimonio culturale (c.d. crimine d’arte), in particolari tra i Paesi dell’Europa e dell’Asia-Pacifico.

Il comitato si occupa di indagare il ruolo crescente delle transazioni di beni artistici e culturali dell’UE.

L’obiettivo è quello di esaminare come l’EPPO possa contribuire a rintracciare le attività di riciclaggio di denaro legate a crimini artistici che colpiscono gli interessi finanziari dell’UE oltre ai diritti umani fondamentali, compresi i diritti culturali e soprattutto rafforzare la consapevolezza all’interno dell’UE che ogni Stato ha l’obbligo morale e legale di rispettare il proprio patrimonio culturale e quello di tutti gli altri Stati.

Co-Chair

Dr. Andrzej Jakubowski
Rapporteur of the International Law Association’s Committee on Safeguarding Cultural Heritage in Armed Conflict

Dr. Alicja Jagielska-Burduk
UNESCO Chair on Cultural Property Law

Professor Lucas Lixinski
Professor of International Cultural Heritage Law, UNSW Sydney, Australia

Vice Chair

Tamara Richardson
UNESCO Germany Young Expert for Fair Culture

Members:

Ms. Tarikwa Lanzara
PhD Candidate, University of Milano-Bicocca, Italy

Professor Tullio Scovazzi
Professor International and European Law, University of Milano-Bicocca, Italy

Mr Diogo Machado
PhD Candidate, UNSW, Sydney Australia

Professor Benedetta Ubertazzi
Chair of the European Commission’s Jean Monnet Centre of Excellence, ‘EPPO: A New Frontier in Integration’ (EPPONFI)

Evelin Campfens

Marco Del Sere

Francesca Marasi

Greta Palazzo

Giovanna Tagliabue

Activities

Funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or the European Education and Culture Executive Agency (EACEA). Neither the European Union nor EACEA can be held responsible for them.