Author: Chiarino Cecilia (Istituto di Istruzione Superiore Gandhi), Rocca Cristian (Istituto di Istruzione Superiore Gandhi), Musolino Maria (Istituto di Istruzione Superiore Gandhi), Mamone Sara (Istituto di Istruzione Superiore Gandhi)
Committee: Agricultural and Environmental Frauds Committee; High School Committee
Date: 22/09/2025
EPPO contro le frodi nella PAC: cosa ci racconta l’OLAF nella sua relazione 2024
Quando si parla di Unione Europea, spesso l’attenzione si concentra su grandi temi come la libertà di movimento, i diritti dei cittadini e i fondi per lo sviluppo. Tuttavia, dietro queste questioni di ampio respiro, si celano problemi altrettanto cruciali, quale quello delle frodi contro il bilancio europeo, in particolare nel settore agricolo. È proprio su questo tema che si focalizza la relazione annuale 2024 dell’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, che evidenzia il ruolo sempre più strategico dell’EPPO (European Public Prosecutor’s Office) nel contrastare questi crimini.
Frodi nella PAC: un problema reale
La Politica Agricola Comune (PAC) è uno dei pilastri finanziari dell’Unione Europea, con miliardi di euro destinati ogni anno a sostenere agricoltori, promuovere la sostenibilità e proteggere le aree rurali. Tuttavia, proprio l’enorme volume di fondi in gioco rende questo settore particolarmente vulnerabile alle frodi. Si tratta spesso di schemi sofisticati, che vanno dalla presentazione di documenti falsi alla manipolazione delle superfici coinvolte, passando per l’uso improprio dei sussidi destinati allo sviluppo rurale. Ed è qui entra in gioco l’EPPO. Secondo l’ultima relazione dell’OLAF, la PAC è stata al centro di numerosi casi di frode scoperti nel 2024, con perdite stimate in centinaia di milioni di euro.
Il ruolo cruciale dell’EPPO nel contrasto alle frodi PAC
L’EPPO, istituito nel 2017 ed operativo dal 1° giugno 2021, ha il compito di indagare e perseguire penalmente i reati gravi che danneggiano gli interessi finanziari dell’Unione Europea. Nella sua relazione 2024, l’OLAF ha sottolineato come l’EPPO abbia intensificato il suo lavoro proprio nel settore agricolo, dove ha gestito oltre 2.666 indagini attive nel corso dell’anno, con un aumento del 38% rispetto all’anno precedente.
Le indagini hanno portato alla scoperta di danni economici per oltre 1,2 miliardi di euro, molti dei quali direttamente legati a irregolarità nei fondi PAC. Tra i casi più rilevanti figurano operazioni complesse che hanno coinvolto aziende agricole in più Stati membri, evidenziando come le frodi nel settore agricolo spesso abbiano una dimensione transnazionale. Un aspetto critico emerso dalla relazione riguarda il numero relativamente ridotto di segnalazioni provenienti dalle istituzioni europee stesse. Nonostante l’EPPO abbia ricevuto oltre 6.500 denunce di reati nel 2024, solo l’1,7% di queste è stato trasmesso direttamente dalle istituzioni europee. Questo dato solleva un interrogativo importante: le istituzioni dell’UE devono ancora sviluppare una cultura più forte della trasparenza e della segnalazione, essenziale per garantire un controllo interno efficace.
Collaborazione EPPO-OLAF: la forza del lavoro di squadra
Uno dei punti di forza del sistema antifrode dell’UE è la stretta cooperazione tra l’EPPO e l’OLAF. Mentre l’OLAF si occupa delle indagini amministrative, concentrandosi sull’analisi dei dati e sulla raccolta delle prove, l’EPPO ha l’autorità di avviare procedimenti penali contro i responsabili, proponendo il sequestro di beni e l’arresto degli indagati, garantendo, dunque, un’azione più incisiva. Questo lavoro di squadra permette un approccio più completo e forte nella lotta alle frodi di natura transnazionale. Secondo i dati del 2024, questa collaborazione ha permesso di congelare asset per un valore complessivo di 849 milioni di euro, prevenendo così il riciclaggio di fondi illeciti e proteggendo le finanze pubbliche.
Conclusioni
La relazione annuale dell’OLAF evidenzia come la lotta alle frodi nei fondi PAC sia una sfida cruciale per l’Unione Europea. La sinergia tra EPPO e OLAF rappresenta un modello di collaborazione efficace, ma resta ancora molto lavoro da fare per rafforzare i meccanismi di controllo e promuovere una cultura della legalità. In gioco non ci sono solo miliardi di euro, ma anche la credibilità dell’Unione Europea e la fiducia dei suoi cittadini nelle istituzioni comunitarie.